Premiati VIII° ed. – Sezione Legalità
E oggi vedo il mio paese con occhi nuovi, perché anche questa è una fortezza, il nome del mio luogo di crescita lo sento sulla bocca di molte persone, e dicono che questa è una terra da cui scappare, dicono che siamo criminali, che non abbiamo niente da perdere.
È così che fa la gente, fa di tutta l’erba un fascio, e domani faranno finta di tremare sentendo che arrivo dalla provincia di Foggia, dal paese in cui scippano, fanno scoppiare bombe e in cui hanno rapinato un tabacchino, ah certo, è anche il paese dove hanno ucciso un maresciallo, il luogo in cui nessun abitante dei paesi limitrofi vuole venire a far festa, neanche la notte di San Cataldo, hanno paura le persone e fanno bene, infondo siamo tutti criminali, io ad esempio l’altra sera ho assassinato un libro, era bello, l’avrò finito circa in mezz’ora, i miei genitori invece, hanno ucciso degli asparagi, sapete, è il tempo di raccoglierli sennò qualche disgraziato cerca di tenerseli tutti per sé.
Quindi è così per voi brava gente, Cagnano è il luogo dove cresce feccia umana, un paese arretrato da cui nessuno può andar via, e voi gente educata, temeteci, abbiate paura e giratevi pure dall’altra parte, non guardate quello che succede qui, infondo un po’ di tempo fa ho visto con una candela in mano anche persone che non escono la sera della sagra del pesce.
Mentre voi fermentate le vostre parole da individui che vivono in una grande città, dove non sapete neanche il nome del pizzaiolo sotto casa vostra, non ci stringiamo a mani congiunte intorno un focolare fatto di speranza, perché nel bene e nel male ci sentiamo Cagnano, io mi sento Cagnano.
