Premiati VII° ed. – Sezione Giovani

1º PREMIO: ALESSIA FINI “Io mi sento Gargano”
Fresco e imponente grido liberatorio, teso all’affermazione dell’unicità di una indentità che si costituisce e definisce in simbiosi con la terra d’appartenenza.
“Io mi sento Gargano” è il grido che i bambini delle classi elementari di Cagnano Varano stanno diffondendo per tutto il nostro territorio ed è un grido che anch’io sento il bisogno di urlare.
Sentirsi Gargano non è semplicemente il luogo di nascita sulla carta d’identità, sentirsi Gargano vuol dire sentirsi parte di un unico popolo, di un’unica emozione e di un unico cuore.
Nonostante le diverse tradizioni e usanze, c’è un filone unico che ci lega ed è il cuore pulsante della nostra terra, delle nostre radici.
Scopriamo così che il patrimonio più importante da salvaguardare è: la “Garganicità”.
2º PREMIO: ALEX MONTEMITRO “Caro Diario”
Caro diario,
si prova un’emozione semplice ed unica nello stare a guardare l’orizzonte quando il cielo, che diventa rosso caldo, tendente all’arancio, e le nuvole si amalgamano con gli ultimi raggi del sole e l’acqua rispecchia i colori, creando un’atmosfera che rassicura e che allontana pensieri tristi e preoccupazioni.
Io potrei trascorrere intere ore ad ammirare questo spettacolo meraviglioso, il tramonto sul lago di Lesina. Lesina è situata nella parte settentrionale della Puglia. Il lago è salmastro, perché è collegato con il mare da due canali, lo Schiapparo e l’Acquarotta, da cui è separato dal Bosco Isola. Un posto unico in cui natura e civiltà sono a stretto contatto. Un piccolo paese, ricco di tradizioni, in cui mare e bosco si sfiorano come amanti pudichi, sinuosi come anguille languide.
Sulla Terra ci sono piccoli pezzi di paradiso.
È un piacere doveroso viverli e salvaguardarli.
3º PREMIO EX AEQUO: LUCIA CHELLER “Esistono luoghi”
Esistono luoghi in cui abbiamo lasciato un pezzetto di anima, radicati nella nostra stessa terra di cui
ignoriamo l’esistenza. Una parte di me appartiene alla baia di Campi, che conobbi grazie a quello
che chiamiamo “primo amore” ma che lasciai malamente più tardi. Tempo dopo tornai in quel
luogo con la stessa persona che me lo fece conoscere. Era luglio: restammo in silenzio per mezz’ora
nella quale furono gli occhi a parlare per noi. Da lì non ci siamo più lasciati. Dovrebbe essere
considerato patrimonio culturale un qualsiasi luogo il cui ricordo riesce a legare le persone e in cui
nemmeno uno smartphone può immortalare tanta bellezza, ed è per questo motivo che rientra nella
mia lista personale di patrimoni da salvare.
3º PREMIO EX AEQUO: MIRKO MARINELLI “Santa Maria Pura”
Ognuno di noi è emotivamente legato ad almeno un luogo che spesso rappresenta una parte importante della propria vita e vorrebbe che fosse protetta per sempre. Questo presupposto ha dato vita ai “Luoghi del cuore” promossi dal FAI, il “Fondo Ambiente Italiano”. L’obiettivo di questa fondazione è promuovere la cultura, il rispetto della natura, tutelare un patrimonio che è parte integrale delle nostre radici e della nostra identità. Uno dei Luoghi del cuore di Vico è la chiesa di Santa Maria Pura. È una chiesa immersa nel verde, fra pini e abeti, costruita tra il ‘600 e il ‘700. La chiesa deve il suo nome all’usanza di seppellire al suo interno le vergini e i fanciulli. Ci sono molte leggende e storie che circolano su questo luogo. Si racconta che la chiesa venne eretta sul luogo in cui un ragazzo sordomuto incontrò mentre pascolava con il suo gregge la Vergine Maria che restituì al giovane l’uso della parola e l’udito. C’è anche un’altra leggenda legata alla statua della Vergine, Sovrastato della copula, la chiesa conserva l’altare maggiore in pietra calcarea, decorata in stile barocco. Nella navata destra, invece possiamo ammirare un altare scavato direttamente nella roccia. Tante sono le statue e le decorazioni che arricchiscono la piccola chiesa. Tra queste meritano menzione: le statue di Santa Maria Pura, quella del Bambinello di Praga e lo splendido Crocifisso di Gesù. All’esterno della chiesa c’è la Fontana Vecchia, le cui acque si raccolgono in una vasca monumentale risalente alla fine dell’800. Anche se questo luogo del cuore è tenuto bene,
bisognerebbe ristrutturarlo, sia nella parte esterna, sia nella parte interna, abbellirlo, istemare le panchine. Questo luogo ti colpisce quando ti immergi nella natura, con i suoni magnifici che ti circondano. Sarebbe bello ristrutturarlo, mantenendo intatte la sua antichità e la sua magia.
AMORE
TOTALE!

 

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