Premiati VII° ed. – Sezione Poesia

1º PREMIO: MICHELE STEFANIA “Sorreggi me, sorreggi il mondo”
Sentimenti, riflessioni profonde, viaggio negli intimi anfratti del proprio spirito: tutto questo conferisce preziosità a un lessico che irretisce nelle proprie maglie poetiche e si fa arte.
Le tue mani sorreggono il mondo
il futuro di una vita ignota
irrompe nella tua
per scelta
attesa
difesa
una vita.
Sfiorando il viso con una carezza
tutto è perdonato
nuovo
rinato.
Compito arduo, sottile sofferenza
sacrifici volti ad un bene più grande
un’altra vita
per l’unico fondamentale dono
sentirmi amato.
Colore sbiadito, eppure
nei tuoi occhi brilla ancora
la luce del mistero.
Sorreggi me, sorreggi il mondo
presa sicura
con cura
matura.
Il tempo è passato
il mio corpo cresciuto
il tuo viso mutato
ma
sorreggimi ancora, sorreggi il mondo
nell’intima paura
nel dolore profondo.
2º PREMIO: ILARIA PINTO “Un dolce ricordo”
Un pensiero che varca le soglie del sentire si insinua tra le pieghe dell’animo e lo mette a nudo, attraverso una lirica vibrante e altamente significativa
Una lacrima scende
insieme ad un ricordo.
Guardo le foto di quando ero bambina,
io con un abitino bianco,
il mio battesimo.
Papà mi teneva fra le sue braccia,
fiero di me,
la sua prima bambina.
Tra le foto,
i miei diciotto anni,
lui non c’è
non mi tiene fra le sue braccia…
Lui, che in quello scatto sembrava così fiero di me,
è sparito dalla mia vita
senza un perché.
E di quello scatto
mi rimane la nostalgia di un ricordo in embrione,
che elemosina la speranza di un suo ricordo eterno di me.
3º PREMIO EX AEQUO: LORENA DE RITA “Istantanea di te”
Lampi poetici svelano scenari esistenziali tanto delicati quanto tormentati . sensazioni e riflessioni scivolano su una metrica ,un ritmo e un lessico finemente cesellati
Rosso sbiadito
Firma scatti di te
Di baci affannosi
Sopraffino amore.
Occhi danzano
Immobili volteggiano,
battiti d’ali di
farfalle impazzite.
Senti il frastuono?
La quiete ne è prova,
fermo immagine
piromane incosciente
di fuochi ben nascosti
ora, spettacolo nel petto.
3º PREMIO EX AEQUO: ALESSADRO IOVANE “Rifratti”
Poesia che amoreggia con la prosa, sconfinamento fecondo per un’espressione artistica che con pochissimi tratti disegna un paesaggio intimo che ricalca le profondità carsiche e le percorre con passi poetici davvero apprezzabili
La brezza di fine estate che ti brucia i polmoni, il sole che muore e lo sciabordio delle onde del mare. Un istante che è vita, finché un’altra verità non prenderà il suo posto rendendola immaginazione.
Ma a lei piaceva ignorarlo, restando intrappolata in un istante ormai fantasia, realtà distorta come l’orizzonte guardato attraverso un bicchiere. E tutto sommato, era giusto così.
MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA: CATERINA APRUZZESE “A mia madre”
Mia mamma è una gocciolina di vapore
che tende verso Dio,
un eremo che si erige tra il silenzio della roccia,
dove si può ascoltare la voce degli alberi.
Ti osservo,
mentre la ruga di espressione ha già solcato il tuo volto,
mentre l’umidità ti scompiglia i capelli,
mentre ti occupi della tua famiglia,
e mai di te. Ti ascolto, quando non chiedi mai.
Se sorride una mamma,
sorride il cuore ed esalta ogni atomo di corpo.
Ci sei,
presente e precisa,
come la riga d’acqua che fuoriesce da un vaso di gerani.
Il fiato della tua presenza
Mi basta,
per sentirmi così stupendamente figlia,
una piccola margherita che resiste al vento.
Sei nei miei pensieri,
con la stessa invadenza del vento di scirocco
che spazza sui balconi petali di orchidee.
Sei un dolce ricamo, mamma,
pulito e limpido come lenzuola asciugate al sole
tra i balconi di una viuzza,
su un filo che unirà sempre
la mia vita alla tua.
PREMIO RADICI E TERRITORIO POESIA: GIOVANNI GRIMALDI “Tramonto a Capojale”
BARBAGLI DI LUCI
COLORI DI FUOCO
UN LEGGERO SOSPIRO DI BÒREA
MARCA I CONTORNI
NUVOLE APPENA ACCENNATE
GIOCANO TRA CIELO E MARE
ORA MAGICA AL TRAMONTO
SPIAGGIA DORATA CHE VA ROSSEGGIANDO
JONATHAN ANCHEGGIA SULLA BATTIGIA
IN ATTESA DI UN ULTIMO VOLO
OSSERVIAMO LE NOSTRE OMBRE ALLUNGARSI
ASSORTI E SOLI
TRA I PINI ODORANTI
E LE ONDE LENTE, STANCHE
MORBIDA E TIEPIDA SABBIA
COMPLICE DEL SUDORE DEI NOSTRI CORPI
SEI PARTE DI NOI
AVVINGHIATI IN UNA DANZA D’AMORE
D’INTORNO I SUONI ZITTISCONO
E LENTA SOVVIENE LA SERA
ATMOSFERA OVATTATA
LIEVE CAREZZA DI UN VENTO LEGGERO
ORA TUTTO SI PLACA E S’ODE
LA DELICATA MELODIA DEL CREATO
PREMIO RADICI E TERRITORIO POESIA: VALETINA DI MAGGIO “Settembre”
L’aria si fa più fresca,
le giornate si accorciano ogni giorno di più.
La gente dopo le vacanze estive ritorna in paese,
portandosi i segni di una lunga e calda estate.
Cammino per le strade del vecchio paese,
in un pomeriggio di settembre,
mentre il sole sta calando al di là del monte
ed ecco che un vecchio lampione pian piano si accende.
La sua luce arancione mi ricorda i numerosi tramonti caldi visti in riva al mare,
quando il sole mi riscaldava e il giorno dava spazio alla notte.
MENZIONE SPECIALE PER LO STILE: ANNA LOMBARDI “Fotografie”
Bastava poco per far passare
quella indigestione della realtà:
un angolo acuto, un tantino in disparte,
in silenzio e poche fotografie tra le dita.
Respiro dell’anima
quando stai per morire
perché avida di ricordi
su foto che non scordi.
Foto che illuminano tutto il buio intorno e
ristorano come braccia lunghe che stringono il mondo.
Foto diurne.
Foto notturne.
Foto del sole.
Foto del cuore.
Foto truccate.
Foto sognate.
Foto, prezioso lavoro delle mani dell’uomo
che sviluppano e si fanno prossimo
agli occhi commossi.
Foto strappate e incollate. Recuperate.
Foto di cose tradite,
di esperienze finite.
Foto antiche e sbiadite,
foto del pianto, tenero incontro nel tempo.
Foto ricordo che, dopo secoli, ancora,
raccontano il mondo.

 

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