Premiati VIII° ed. – Sezione Poesia
Al di là del mare c’è un sogno sfuggente,
tra le nuvole impervie, una luce raggiante.
Un bimbo diventa un marinaio imprudente.
Il sole riscalda il suo volto pulito,
mentre scorge dal molo con lo sguardo ammaliato
le opportunità rivelate dal mondo infinito:
l’odore delle onde cavalcate da delfini,
storie di vecchi eroi saraceni,
segreti nascosti come sottomarini.
Al di là del mare c’è un cuore trafitto
che gli occhi celano in un mondo perfetto,
lasciando alle spalle un altro conflitto,
l’amicizia che dura una vita,
la terra leggera come la seta,
l’amore che non lascia alcuna ferita.
Al di là del mare c’è un altro orizzonte
che il sole riscalda da levante a ponente
da cui partono sogni che fanno da ponte.
Effondono il futuro come frequenze radio,
non lasciano stralci, non portano odio,
squarciano confini come tagliente gladio.
Al di là del mare c’è un bambino curdo-siriano,
o forse italiano.
Forse proprio di Cagnano.
Quanne passe ‘annanze ‘a kàse
addò so ‘nnàte
s’agapre ‘u cìle d’i rekòrde d’ù
passate!
Akijùde l’ùkkìe e me pàre de jì a
kaparrète,
sènde ì vòce de mammà e papà,
tòrne kriatùre
e…nen m’ù krede !
Vède venì, d’a vanna mìje i sore,i
fràte,
i kumbagne e i krestiane kè
hagghie tande amàte
e kè, mò, ‘nge stanne kkiù e kè so….
vulàte!
Li lagreme skòrrene e skangèllene ù
surrìse
e me descète sop’a ‘na tèrra frèdda
frèdde….
assàje lundàne da quìllu Paravìse!
Traduzione letterale:
Quando passo per la casa dove
son nato,
s’apre il cielo dei ricordi del
passato!
Chiudo gli occhi e mi sembra di
tornar indietro:
Sento le voci di papà e mammà
,torno bambino
e … non me lo credo!
Vedo venirmi incontro le sorelle, i
fratelli
gli amici e le persone, che ho
tanto amato
e che non ci son più e che son…
volati!
Le lacrime scorrono e cancellano il
sorriso
e mi risveglio sopra un terra
fredda, fredda..,
assai lontana da quel Paradiso!
Corri bambino sul tuo verde prato,
è tua la primavera coi suoi fiori.
Specchiati nell’acqua d’un ruscello,
tendi le braccia al cielo, tu lo puoi.
In questa mia stagione senza fiori
è secco il prato, arido il ruscello
e se tendo le mani verso il cielo
mi perdo tra le nuvole in tempesta.
Perciò mi specchio in te, indegnamente,
perché in te ritrovo la purezza,
l’ingenuità, la gioia della vita.
Forse non puoi capire,
ma mentre guardo gli occhi tuoi ‘sì puri,
guardare il cielo dicendo agli anni: andate,
io sogno di tornar bambino
e cancellare tutto il del passato.
le bambole le bambine
le bambole le abitano
affondano le manine
nei colori delle stoffe
se n’impastrocchiano gli occhi
maravigliati e distratti
che i tessuti si sfilano
e s’imbozzolano piano
come a sera le corolle
in boccioli son ravvolte
profuma la lana rossa
di ciliegia appena colta
traluce il bianco cotone
il tepore della pianta
le bambole le bambine
le bambole le abitano
infilano le forbici
nei colori della carta
piegano da riga a riga
occhi cartolai sui tratti
le sagome si slacciano
come farfalle dal foglio
e attendono rosa nude
costumi abiti da mare
la tenuta da passeggio
il gattino e il cagnolino
d’abitare a loro volta
– NAOMI PINTO – “L’importanza di uno sguardo.
Mi piacerebbe scrivere
Ma non lo so fare.
Guardo il foglio ed inizio
Ad immaginare.
Chiudo gli occhi e sento la
Mia anima tremare.
Sento emozioni che
Mi son difficili da spiegare.
Vorrei uscire dal mio
Corpo e il mondo visitare,
Ma i miei occhi stanchi
Ormai non me lo fan fare.
Rivedo me stessa negli
Occhi dei bambini,
Quegli occhi grandi e
Pieni di colori.
Poi mi guardo allo
Specchio e mi chiedo
Quando manchi
Al giorno del giudizio e la
Mia anima si affanna.
Rivedo me stessa
Da bambina
E gli occhi finalmente
Son tornati quelli di prima.
Semino fittizie speranze
laide discrepanze dei miei giorni.
Accumulo fieri vuoti
intenti caduchi
umani bisogni.
Non vede chi sono
non dice chi sono
Inquieta luce impervia
palesami il nome.
Dipingi l’anima
dona un nuovo colore.
Certa è la vita, la via qual è?
Certo, è la via
la mia qual è?
Soffio d’estate in brezza marina
e passi distanti.
Assenza di rimpianti in questa mattina
speranze aletrnate.
Un gesto teso
ripone la domanda
E’ la via?
E’ la mia?
Certo, è la mia.
La via qual è?